Venerdì 2 ottobre inauguriamo il mese con una serata fotografica per sostenere un importante progetto artistico di documentazione e denuncia delle conseguenze profonde che i conflitti e i disastri naturali lasciano nella società.
Il fotografo documentarista Massimo Mastrorillo presenterà il suo progetto di crowdfunding dedicato ad Aliqual, un racconto sulla realtà parallela che si è venuta a creare dopo il terremoto dell’Aquila. Il lavoro, che prende forma dopo 6 anni di documentazione del post-terremoto del 2009, è una ricerca visiva che si sofferma su quegli aspetti spesso lasciati in ombra. Il progetto vuole puntare un faro su un mondo ormai inabitabile che sembra rianimarsi di un’improbabile vita, mettendo l’accento sulla sospensione nella quale le persone comuni sono costrette a vivere in virtù della globalizzazione, delle scelte economiche e politiche nelle quali la loro voce resta spesso inascoltata.
Il ribaltamento del senso stesso della realtà trova espressione già nel titolo in cui le lettere si mescolano e si confondono in una specie di gioco combinatorio che apre le porte di una città che non è più quella che s’immagina o si ricorda. Ma cosa significa Aliqual?
Nasce da un gioco molto semplice che consiste nel ripetere una parola in continuazione fino a che il suo senso si sfalda e diventa qualcosa di misterioso.
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Dal progetto Aliqual nascerà una mostra itinerante ed un libro, per il quale Massimo Mastrorillo sta portando avanti una campagna di raccolta fondi per la pubblicazione. Sostenere questo progetto significa sostenere L’Aquila e far si che si continui a parlare di ciò che è successo e che ancora così fortemente influenza il presente.
Questo libro vuole mostrare quello che i più si rifiutano di vedere e che i media non hanno mai voluto raccontare, documentando le impensate possibilità d’esistenza, nel continuo scomporsi e ricomporsi di forme.
Durante la serata verrà ripercorso l’itinerario che ha portato il fotografo ad intraprendere questo importante progetto documentaristico. Parleremo insieme della progettualità e delle scelte stilistico-tecniche della realizzare del libro che raccoglie il reportage, che ha richiesto un progetto editoriale fuori dagli schemi e dal design unico, in cui ogni scelta stilistica ha un forte peso semantico.
E’ possibile sostenere il progetto attraverso un Crowdfunding dedicato.


Il nostro ospite: Massimo Mastrorillo
Massimo Mastrorillo ha lavorato principalmente a progetti fotografici a lungo termine dedicandosi all’analisi delle profonde conseguenze dei conflitti e dei disastri naturali nella società. Tra i suoi principali progetti: “Mozambique, a nation in balance between poverty and dream””, “Indonesia: Just Another Day”, “The Width of the Line “White Murder”, “Bosnia and Herzegovina: if Chaos awakens the Madness”, “Life after Zero Hour”, “Aliqual”.
Tra i suoi premi:
- World Press Photo
- Pictures of the Year International (terzo premio Magazine photographer of the year)
- Best of Photojournalism (terzo premio Magazine photographer of the year))
- PDN Photo Annual, International Photographer of the Year al 5th Annual Lucie Awards
- Sony World Photography Awards
- Aftermath Grant (finalista nel 2011)
- nomination per il premio Pictet 2009 “Earth” e 2015 “Disorder”.
Attualmente Mastrorillo sta lavorando a: “The Sea is Us”, un progetto sui beni confiscati alle organizzazioni criminali mafiose in Italia, selezionato tra i finalisti del premio Vevey Images 2015.
E’ stato Talent Manager dell’agenzia LUZ e fondatore e docente della Luz Academy. E’ Leica Ambassador e docente presso la Leica Akademie e la Scuola Romana di Fotografia. E’ uno dei fondatori di D.O.O.R., una factory romana che lavora con la fotografia, le arti visive e il publishing.
Per maggiori informazioni visita il suo sito www.massimomastrorillo.com
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