In occasione della notte dell’arte Art City White Night presentiamo la mostra fotografica di Fulvio Bugani, “Fading Souls”. Una storia fatta di ritratti, dove la centralità della persona e una forte attenzione estetica alla luce formano un’alchimia unica nel racconto. Qui l’aspetto esteriore delle persone rivela sia la loro interiorità come singoli individui sia la loro identità come membri di un gruppo, dove ogni viso nasconde il misterioso animo del popolo Tushi.
Un viaggio nel tempo e nello spazio, alla scoperta di un popolo che combatte per mantenere vive le proprie tradizioni millenarie.
Ci immergeremo nel selvaggio nord-est della Georgia, al confine con le repubbliche caucasiche del Daghestan e della Cecenia, per giungere nella storica regione del Tusheti, dove ogni estate si compie una vera e propria migrazione stagionale.
Il Tusheti è uno dei territori più ecologicamente incontaminata del Caucaso, ma a causa delle durissime condizioni di vita di questa zona, quasi tutti i suo abitanti hanno intrapreso uno stile di vita seminomade. Anche se al giorno d’oggi la maggior parte delle famiglie Tushe trascorre l’inverno in pianura, questo popolo dall’origine misteriosa, torna sempre ogni estate nelle terre degli antichi avi, percorrendo uno dei tragitti più pericolosi al mondo, per celebrare i propri riti e trasmettere la propria cultura alle nuove generazione.
Tradizionalmente i Tushi sono pastori. La loro vita è molto spartana: semplice e dura, e il ritmo dei loro giorni è definito dal ruolo che ognuno occupa nella società. Gli uomini e le donne trascorrono il loro tempo separati, e con una diversa distribuzione delle proprie mansioni. Sono persone riservate, che vivono in comunità piuttosto chiuse, cercando di mantenere vive le proprie tradizioni. Ma stanno combattendo una battaglia impari contro la modernizzazione. I tempi cambiano e le esigenze della vita si adattano di conseguenza. Le generazioni più giovani non sono più così profondamente legate alla terra dei loro antenati, come una volta. La comunità sta dimenticando il senso e il significato di molti dei costumi e delle tradizioni. E in tal modo la loro cultura sta morendo e lentamente le anime dei Tushi svaniscono.
IL RITRATTO FOTOGRAFICO COME FORMA DI RACCONTO
Un mito narra che l’arte del ritratto nacque dall’impulso dell’uomo di tracciare i contorni dell’ombra di un corpo proiettata su un muro. Una semplice silhouette per immortalate le fattezze di una persona e lasciarne una traccia prima che la sua ombra scompaia per sempre. Così anche “Fading souls” vuole catturare l’essenza di un popolo, con le sue usanze e tradizione millenarie prima che l’erosione del tempo, lentamente, le cancelli. Qui il ritratto è utilizzato sia come mezzo espressivo-artistico, sia come stile narrativo di una storia che diventa un documento storico.
Questa serie di ritratti fa parte di un più ampio reportage sulla regione del Tusheti, parte del quale è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Leica Fotografie International, e presentato presso il Leica Store di Bologna. E’ possibile guardare e leggere il reportage sul numero 1/2016 di LFI Magazine.
Vi aspettiamo!

Il nostro ospite: Fulvio Bugani
Fulvio Bugani è un fotografo professionista freelance specializzato in reportage socio-culturali. Dopo diverse collaborazioni con importanti studi fotografici bolognesi, nel 1999 ha fondato il proprio studio, Foto Image, per il quale organizza corsi di fotografia, workshop e realizza servizi fotografici.
E’ iscritto all’Associazione Italiana dei fotografi professionisti (TAU Visual), al National Press Photographers Association (NPPA) e al Nikon Professional Service (NPS).
Collabora con diverse riviste, ONG e associazioni, ed è docente di fotografia e relatore in seminari sui diritti umani. Ha un legame attivo con Amnesty International per la quale ha sostenuto diverse campagne presentando alcuni suoi lavori in Italia e all’estero, come “Inside Kibera”, un racconto sulle baraccopoli di Nairobi, “Life in Equador” e “Waria: being a different Muslim”, che documenta una comunità di transgender musulmani a Yogyakarta.
Per Medici Senza Frontiere ha realizzato un reportage sociale sul campo profughi di Bubukwanga, in Congo-Uganda. Il lavoro commissionato da MSF è stato utilizzato per la loro comunicazione istituzionale a livello mondiale ed è stato presentato ed esposto anche a Cuba presso l’Istituto Internazionale di Giornalismo “Josè Martì”.
Nel 2012 Fulvio Bugani è stato fotografo ufficiale del “Gran Concierto” di Zucchero che si è tenuto a L’Avana. Ne è seguita la realizzazione del Tour book mondiale e la pubblicazione di alcune sue foto nel cd “Una rosa Blanca”.
Ha progetti aperti su Cuba, Kenya, Georgia e Turchia.
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PREMI & PUBBLICAZIONI:
- Finalista al Leica Oskar Barnack Award 2016
- World Press Photo 2015, 3° premio, foto singola ‘contemporary Issues’
- LensCulture Portraits Awards 2015, finalista
- MIFA 2015 e 2016 – Moscow International Foto Awards, 2 honorable mentions in ‘Portraits’ e ‘Life Style’
- TIME LightBox – pubblicazione ‘Waria being a different Muslim’
- LFI Leica Fotografie International – pubblicazione ‘Twilight’
- Trabajadores – pubblicazione ‘Las calles de oro de Hialeah’
- Cubadebate – pubblicazione ‘Las calles de oro de Hialeah’
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