Il 3 ottobre è iniziata a Bologna la seconda edizione della Biennale di FOTO/INDUSTRIA. Promossa e organizzata dalla Fondazione MAST, quest’anno il festival della fotografia industriale vanta una direzione artistica di tutto rispetto.
E’ stato scelto François Hébel, ex direttore di uno dei più importanti festival della fotografia europea, Rencontres de la photographie di Arles, per dare vita ad un evento internazionale che si articola in 14 esposizioni fotografiche sparse in 11 sedi storiche del centro cittadino e presso il MAST.
Le 14 mostre, tutte ad ingresso gratuito, sono dedicate alla fotografia industriale, al lavoro e all’impresa, e sono state suddivise in percorsi per aree tematiche. I protagonisti di quest’anno sono: David LaChapelle (Paesaggio, Pinacoteca Nazionale), Hong Hao (Le mie cose, Fondi, MAMbo), Edward Burtynsky (Paesaggio industrializzato, Palazzo Pepoli Campogrande), O. Winston Link (Norfolk and western railways, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna), Luca Campigotto (La poesia dei giganti, Spazio Carbonesi), Pierre Gonnord ((Altri) lavoratori, Santa Maria della Vita), Neal Slavin (Ritratti di gruppo, Spazio Carbonesi), Gianni Berengo Gardin(L’uomo, il lavoro, la macchina, Fondazione del Monte), Kathy Ryan (Office romance, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica), Jason Sangik Noh (Biografia del cancro, Villa delle Rose), Hein Gorny (La nuova oggettività e l’industria, Palazzo Pepoli) e Léon Gimpel (Luci e luminarie, Museo di Palazzo Poggi).
Si tratta di lavori nuovi, o almeno di una selezione che comprende un nuovo modo espositivo, creato appositamente per questa Biennale. E’ quindi un’occasione da non perdere per poter coltivare la propria cultura fotografica anche in un ambito un po’ più marginale, ma comunque prolifero ed interessantissimo. Vi assicuriamo che vale la pena andare a vedere tutte le mostre e che ne trarrete validi spunti, qualsiasi sia il genere fotografico che più vi interessa.
FOTO/INDUSTRIA non offre solo mostre fotografiche gratuite, ma anche tanti eventi a cui partecipare. E’ possibile, per esempio, poter vedere le esposizioni con la guida dello stesso autore o del direttore artistico François Hébel per una comprensione ancora più profonda dei lavori esposti.

Noi abbiamo avuto modo di parlare con Neal Slavin mentre visitavamo la sua mostra (assolutamente geniale e da vedere!). Ci ha raccontato un po’ di aneddoti su come ha realizzato i diversi scatti. La cosa più interessante è stato sapere che i suoi ritratti posati, in realtà non sono gestiti; lascia liberà ai soggetti di sistemarsi dove vogliono, perchè, ha detto, all’interno di ogni azienda c’è una gerarchia che ha rispettata e che rispecchia la realtà aziendale.
Il festival dura un mese, dal 3 ottobre al 1 novembre 2015. C’è tempo per organizzarsi e per vedere tutte le mostre. Ecco alcuni consigli pratici su come affrontare un programma tanto ricco di eventi:
Le sedi del centro di Bologna

Chi è François Hébel?
Francese, cinquantasette anni.
Direttore artistico dalla parte dei fotografi da trentacinque anni.
Direttore/co-fondatore della Biennale Foto/Industria di Bologna dal 2013
Direttore artistico della galleria Fiaf, New-York 2015/2016
Co-curatore della biennale di fotografia di Chongqing nell’aprile 2015
- Ex direttore del festival di fotografia Rencontres d’Arles (1986, 1987 e 2001-2014)
- Co-fondatore di Photo Spring a Pechino 2010-2013.
- Ex vice-presidente dell’agenzia fotografica Corbis (2000-2001).
- Ex direttore di Magnum Photos Paris e International (1987/2000)
- Ex direttore delle gallerie dei negozi Fnac (1983-1985).
Produttore, curatore di numerose esposizioni, libri, iniziative didattiche, slide e spettacoli dal vivo nei cinque continenti.

