Per tutto il mese di maggio si terrà a Padova la 1° edizione di un nuovo festival di fotografia tutto dedicato al fotogiornalismo assolutamente da non perdere sia per i ricchi contenuti che per l’importanza degli ospiti.
Noi vi consigliamo di studiare bene il nutrito programma di eventi e mostre e di non perdervelo. Per l’occasione abbiamo concordato con l’organizzazione uno sconto speciale sul biglietto per visitare le tante esposizioni sparse per la città.
COS'E' IL MESE DEL FOTOGIORNALISMO
L’International Month of Photojournalism, è il primo Festival in Italia totalmente dedicato al Fotogiornalismo. Offre l’opportunità di un’immersione totale nel mondo dell’attualità e della miglior fotografia internazionale fotogiornalistica.
Il Festival si svolge dal 10 al 26 maggio 2019 a Padova, articolandosi in 20 esposizioni principali allestite nelle più prestigiose sedi espositive della città, alle quali si aggiungeranno altri eventi espositivi minori legati al Circuito Off. Il programma che si snoda in 3 diversi weekend è ricco di attività come mostre, incontri, workshop, letture portfolio, talk, conferenze e una rassegna cinematografica dedicata ai protagonisti del fotogiornalismo.
I NUMERI DEL FESTIVAL
- 19 mostre di 19 autori internazionali
- 10 mostre al Circuito OFF
- 10 diverse sedi espositive
- 3 workshop
- 3 film in programma
- 1 lettura portfolio
- diverse conferenze e talk
LE MOSTRE
Nel mese di maggio il festival ospiterà le mostre diverse mostre di grandi fotogiornalisti contemporanea e non solo. Saranno presenti le esposizioni di:
- Alex Webb
- Thomas Dworzak
- Patrick Brown
- Mads Nissen
- Peter Bauza
- Mario Dondero
- Giles Duley
- Francesco Cito
- Pietro Mastrurzo
- Massimo Sciacca
- Erik Messori
E tanti altri…
LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
WAR PHOTOGRAPHER
James Nachtwey
Regia di Christian Frei
Domenica 12 maggio ore 21.00
ISIS TOMORROW
The Lost Sould of Mosul
Regia di Francesca Mannocchi/ Alessio Romenzi
Domenica 19 maggio ore 21.00
LIFE IS BUT A DREAM
Regia di Margherita Pescetti e Pietro Masturzo
Domenica 26 maggio ore 21.00
GLI ORGANIZZATORI
L’evento è stato organizzato da IRFOSS A.p.s. – Istituto di Ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali – un’associazione di promozione sociale no profit e con la direzione artistica di Riccardo Bonomi. Il Festival è realizzato anche grazie all’aiuto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e l’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Veneto, l’agenzia fotogiornalistica Magnum Photo, Prospekt Photographers, CAPTA, Emergency, FotoEvidence with World Press Photo, Premio Voglino, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2018 e Despar Aspiag Service, con il patrocinio della Regione Veneto e la Provincia di Padova.
LE LOCATION
Il Festival si snoda in 8 diverse location tra gallerie e palazzi storici del centro cittadino di Padova, tutte facilmente collegate in un circuito accessibile per i visitatori, tra cui:
- Palazzo del Monte di Pietà
- Loggia della Gran Guardia
- Palazzo Moroni
- Galleria Cavour
- Palazzo Angeli
- Cattedrale ex-Macello
GLI OSPITI
Alex Webb
Fotografo della storica agenzia Magnum Photos. Il suo lavoro tocca svariati generi, inclusi la street photography, il fotogiornalismo e le arti figurative. Le sue fotografie sono apparse su moltissimi magazine e riviste internazionali come il New York Time, Life, Stern e National Geographic e sono state esposte presso l’International Center of Photography a New York, il Walker Art Center a Minneapolis e il Withney Museum of American Art a New York.
Tra i tanti riconoscimenti, Alex Webb ha ricevuto il National Endowment for the Arts Fellowship nel 1990, la Leica Medal of Excellence nel 2000 e il David Octavius Hill Award nel 2002. Le sue fotografie sono state oggetto di vari articoli nelle riviste Art in America e Modern Photography.
Mads Nissen
Classe 1979, Mads Niessen è un fotografo Danese laureatoalla Danish School of Media and Journalism nel 2007. Conclusi gli studi, si trasferisce a Shangai per documentare le conseguenze umane e sociali della rinascita economica cinese, lavorando, tra le numerose testate, per Time, Newsweek, Der Spiegel e Stern. Nel 2015 un suo scatto gli è valso il titolo di “Picture of the year” al World Press Photo, il più importante premio di fotogiornalismo a livello mondiale. Lo stesso lavoro ha vinto inoltre più di 60 premi e riconoscimenti, e nel 2018 ha ricevuto il titolo di Fotografo dell’anno. Nel 2016 ha lavorato come fotografo per il Nobel Peace Center a fianco del Presidente della Colombia Juan Manuel Santos. Dal 2014lavora come staff photographer per il più importante quotidiano danese: Politiken.
Patrick Brown
Fotografo australiano, rappresentato dalla Panos Picture dal 2003, Patrick Brown ha studiato autonomamente fotografia, lavorando come scenografo per il teatro, passando poi negli anni alla fotografia documentaristica. Dopo aver ricevuto l’Australian Kodak Photographer of the Year award, Patrick dal 1999 si è dedicato a documentare situazioni critiche nelle regioni dell’Asia. Il suo progetto sulla tratta illegale di animali in via d’estinzione ha vinto il World Press Photo Award nel 2004 e un Multimedia Award from POYi nel 2008. Continuando a lavorare su questo argomento, il suo libro Trading to Extinction viene nominato come uno dei 10 migliori libri documentaristici del 2014 dall’American Photo. Patrick ha ricevuto anche altri riconoscimenti tra cui il FotoEvidence Book Award with World Press Photo nel 2019, il Days Japan Award, il Picture Of The Year Award e NPPA’s Best of Photojournalism Award. I suoi lavori sono stati esposti all’International Center of Photography a New York, al Metropolitan Museum of Photography a Tokyo e al Visa pour l’Image in Francia; e sono stati pubblicati su: The New Yorker, TIME, Newsweek, Vanity Fair, National Geographic, Mother Jones, Stern Magazine, Der Spiegel Magazine, Marie Claire, New York Times, Aperture, GEO Germany, International Herald Tribune. Ha lavorato anche per Amnesty International, Human Rights Watch, Croce Rossa, Unicef e World Vision.
Peter Bauza
Peter Bauza è un fotografo tedesco che lavora nel mondo della fotografia documentaria e del visual storytelling. Dopo essersi laureato in commercio internazionale, si è inizialmente dedicato alla carriera in un’azienda che gli ha permesso di visitare diversi paesi, e viaggiando ha sviluppato il suo linguaggio visivo. I suoi lavori sono esposti a livello internazionale a Parigi, Siena, Daejeon (Korea), Milano, Quito, Mosca, Rio de Janeiro, Buenos Aires, e presso il Museum of Latin American Art (MOLAA) a Long Beach in California. E’ stato inoltre pubblicato in Aftenposten, The Guardian, The Washington Post, New York Magazine, GEO, LA NACION, Leica M Magazine, LFI, Marie Claire, Volkskrant, Stern, NZZ, Vrij, Days Japan, NYT Lens, Courrier international, Vanity Fair, VSD, El Federal, Die Zeit, DOUBLETruck Magazine, DF (Duży), tra i vari. Peter Bauza è vincitore del World Press Photo 2017, il POY Latam 2017, il Visa d’or 2016, e ha ottenuto molteplici premi e menzioni tra cui l’American Photography, Hansel-Mieth, Latin American Fotografìa, Los DIEZ Espon, Px3, Days Japan. È autore del pluripremiato libro Copacabana Place, una vita condivisa con i “sem teto, sem terra” (senza tetto e senza terra) di Rio de Janeiro.
Thomas Dworzak
Di origini bavaresi, Thomas Dworzak è considerato tra i più importanti fotografi al mondo e dal 2017 è il presidente di Magnum Photos. Dal 1993 al 1998 ha vissuto a Tbilisi, in questi anni si è interessato ai conflitti del Caucaso e persone che abitano in queste zone. Il risultato è stato il libro “Kavkaz”. Nel 1999 documenta la critica situazione del Kosovo, nel 2000 torna in Cecenia e documenta la guerra a Groznyj. Nel 2004 diventa un membro di Magnum Photos. Negli anni successivi agli attentati dell’11 Settembre ha cominciato a documentare le guerre in Afghanistan, Iraq e il loro impatto negli Stati Uniti. Durante un servizio in Afghanistan per The New Yorker si è imbattuto in dei ritratti da studio di soldati afghani, i quali costituiranno i soggetti del libro “Taliban”. Successivamente, con le immagini scattate in Iraq, ha pubblicato il suo secondo libro “M*A*S*H* I*R*A*Q”. La raccolta fornisce delle testimonianze visive della vita sul fronte di guerra durante i conflitti tra USA e Iraq. Dal 2005 al 2008 ha lavorato come fotografo per TIME Magazine coprendo news internazionali come l’uragano Katrina, Haiti e le campagne presidenziali americane.
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